La compagnia di camion elettrici Harbinger ha presentato un’oggetto alla vendita degli attivi di Canoo, sostenendo che l’operazione sia stata viziata da irregolarità. Secondo la denuncia, Canoo avrebbe celato alcuni beni durante la procedura di vendita, inclusi quelli acquisiti da un’altra compagnia fallita, Arrival, compromettendo la trasparenza della transazione.
Inoltre, Harbinger ha messo in dubbio l’integrità del processo di vendita, asserendo che ha ingiustamente favorito il CEO di Canoo, Anthony Aquila, nel conferire la vendita senza una adeguata pubblicità o una valutazione indipendente. Questo solleva interrogativi sulle pratiche commerciale di Canoo e sulla validità della sua attuale situazione fallimentare.
Non è la prima volta che le due aziende incrociano le loro strade legali: la storia di conflitti tra Harbinger e Canoo si è intensificata da quando Harbinger è stata fondata da ex dipendenti di Canoo, dando il via a una controversia del tutto nuova. La questione ora si sposta non solo sulle vendite degli attivi, ma anche su eventuali accordi legali tra le due società che potrebbero influenzare l’andamento del caso fallimentare di Canoo.